Possibili rischi del datore di lavoro in caso di inosservanza del CCNL: previdenza professionale

Il contratto collettivo nazionale di lavoro dell’industria alberghiera e della ristorazione (CCNL) non solo definisce i dati principali per la previdenza professionale, bensì prescrive anche le prestazioni minime e i contributi minimi. Una situazione, questa, che non si verifica in altri settori. Praticamente nessuna compagnia di assicurazione o nessun istituto di previdenza offre piani di previdenza corrispondenti – fortunatamente la Cassa pensione GastroSocial lo fa! Se i datori di lavoro non sono assicurati in modo corretto, sono loro stessi a rispondere delle conseguenze finanziarie. Di seguito saprete ciò che importa veramente e quali rischi dei datori di lavoro possono essere evitati.

I datori di lavoro di aziende del settore alberghiero e della ristorazione dovrebbero garantire che i loro collaboratori vengano assicurati presso una cassa pensione in grado di coprire tutte le disposizioni del CCNL. In caso contrario sussiste il rischio che nel peggiore dei casi loro stessi debbano prendersi carico delle prestazioni previste dalla legge e dal contratto collettivo di lavoro.

Principali disposizioni normative del CCNL sulla previdenza professionale e possibili rischi

Contributi alla cassa pensione

Bene a sapersi – su quale base vengono effettivamente calcolati i contributi alla cassa pensione?
L’ammontare dei contributi che una persona assicurata deve versare alla cassa pensione viene calcolato sulla base del salario annuo «assicurato» o «coordinato» che corrisponde al salario lordo annuo meno la deduzione di coordinamento. Quest’ultima è fissata dal Consiglio federale e ammonta per il 2024 p.es. a CHF 25’725.– (risp. CHF 2’143.75 al mese). Ciò vale per i salari inferiori a CHF 88’200.– secondo le prestazioni minime LPP. Le basi numeriche sono indicate sul rispettivo piano di previdenza che è stato concluso per l’azienda.

Troppo astratto? Vai all’esempio di calcolo.

Contributo minimo dell’1% (18 – 24 anni)

Secondo il CCNL per tutte le persone assicurate che raggiungono la soglia d’entrata LPP (attualmente salario annuo CHF 22’050.–) viene riscosso dal 18° anno d’età un contributo minimo dell’1% del salario assicurato quale contributo alla cassa pensione. A questo proposito i datori di lavoro possono dedurre dal salario al massimo la metà del contributo.

Tasso di contribuzione unificato almeno del 14% (25 – 65 anni)

La cassa pensione deve assicurare tutte le persone assicurate dal 25° anno d’età a un tasso di contribuzione unificato. In concreto ciò significa che a partire da 25 anni i dipendenti pagano gli stessi contributi dei collaboratori a partire da 55 anni – non sussiste quindi alcuna graduazione a seconda dell’età come di consueto.

Qual è il pensiero dietro? Il tasso di contribuzione solitamente più elevato per i collaboratori più anziani ostacola spesso la ricerca di un posto di lavoro per chi ha superato i 55 anni, in quanto il datore di lavoro deve ogni volta accollarsi anche la metà dei contributi per i dipendenti. Grazie al tasso di contribuzione unificato gli assicurati giovani pagano insieme al datore di lavoro più contributi di quanti ne ricevano sul loro conto individuale come accredito di vecchiaia. Ciò consente un finanziamento trasversale tra i collaboratori giovani e quelli anziani, creando una certa solidarietà tra giovani e anziani. Con l’aumentare dell’età la situazione si compensa.

Esempio

  • Salario annuo assicurato come base di calcolo: CHF 50’000.–
  • Contributo di rischio (per la copertura dei rischi di decesso e invalidità): 3%
EtàContributo alla
cassa pensione
Dipendente &
datore di lavoro
(in percentuale del
salario annuo
assicurato)
Accredito
di vecchiaia
(in percentuale
del salario
annuo assicurato)
Contributo
(in CHF)
di cui
Contributo
di rischio
(in CHF)
Accredito
di vecchiaia
(in CHF)
18 – 24
1%
0%
500.–
500.–
0.–
25 – 34
14%
7%
7’000.–
1’500.–
3’500.–
35 – 44
14%
10%
7’000.–
1’500.–
5’000.–
45 – 54
14%
15%
7’000.–
1’500.–
7’500.–
55 – 65 (uomini)
55 – 64 (donne)
14%
18%
7’000.–
1’500.–
9’000.–

Tipico rischio del datore di lavoro

Esempio: il datore di lavoro X ha assicurato i suoi dipendenti presso una cassa pensione che non offre alcun piano di previdenza in linea con il CCNL. Il signor Müller, 57 anni, si accorge improvvisamente che gli sono stati detratti più contributi del secondo pilastro di quelli del suo collega di 26 anni Tom Meier, in quanto il tasso di contribuzione unificato non viene applicato e per via della sua età avanzata vengono quindi riscossi più contributi. Il signor Müller ha ora il diritto di farsi rimborsare dal suo datore di lavoro tutti i contributi pagati in eccesso.

Prestazioni minime

Il CCNL richiede dalla cassa pensione che versi prestazioni minime più elevate rispetto a quelle prescritte dalla legge.

La cassa pensione deve garantire le prestazioni minime seguenti:

  • Rendite d’invalidità: 40% del salario coordinato
  • Rendite per superstiti (rendita per vedove/rendita per vedovi): 25% del salario coordinato
  • Rendita per figli: 10% del salario coordinato

Caso speciale pensionamento anticipato

Secondo il CCNL le donne a partire da 59 anni e gli uomini a partire da 60 anni che desiderano andare in pensione anticipatamente hanno diritto a una rendita non ridotta (nessuna riduzione del tasso di conversione obbligatorio).

In caso di pensionamento anticipato fino a un massimo di 5 anni prima dell’età di pensionamento ordinaria, il tasso di conversione si riduce di norma dello 0.2% per ogni anno di anticipo. Se immediatamente prima del pensionamento la persona assicurata ha lavorato nel settore alberghiero e della ristorazione per almeno 5 anni ininterrotti, non si applica alcuna riduzione sulla parte obbligatoria dell’avere di vecchiaia LPP.

Tipico rischio del datore di lavoro

Esempio: il datore di lavoro X ha assicurato i suoi dipendenti presso una cassa pensione che non include le prestazioni prescritte secondo il CCNL. Il signor Müller, attivo nel settore alberghiero e della ristorazione da oltre 5 anni ininterrotti, ha 60 anni e desidera farsi pensionare anticipatamente. La rendita che percepisce da questa data è inferiore rispetto a quella che gli verrebbe concessa secondo il CCNL. Il datore di lavoro X risponde della differenza di importo risp. della riduzione nel caso in cui il signor Müller se ne accorgesse e facesse valere il proprio diritto.

Assicurazione obbligatoria

Bene a sapersi – sono assicurati obbligatoriamente in una cassa pensione:

Tutte le persone che esercitano un’attività lucrativa soggette all’AVS che guadagnano almeno CHF 22’050.– all’anno (stato 2024) e che hanno un impiego da oltre tre mesi o un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Se il salario mensile è inferiore a CHF 1’837.50, i dipendenti devono continuare a essere assicurati sino alla fine del rapporto di lavoro, al massimo tuttavia sino alla fine dell’anno civile in corso.

Cassa pensione GastroSocial – la soluzione settoriale ideale

Assicurando la vostra clientela del settore alberghiero e della ristorazione presso la Cassa pensione GastroSocial voi e la vostra clientela potete essere sicuri di aver fatto la cosa migliore. GastroSocial è una delle poche casse pensioni che soddisfa tutti i requisiti del CCNL – i nostri 280 specialisti conoscono le peculiarità del settore e il CCNL a menadito!

Con i nostri piani di previdenza «Uno» offriamo soluzioni ottimali, conformi alle norme di legge e settoriali che tengono conto delle esigenze e dei rischi delle aziende del settore alberghiero e della ristorazione nonché di tutti i requisiti del CCNL. Per voi ciò significa: rilassarsi e assicurarsi che le aziende del settore alberghiero e della ristorazione e i propri collaboratori siano assicurati in modo ottimale.

La Cassa pensione GastroSocial si contraddistingue inoltre per un elevato grado di copertura, spese amministrative molto contenute nonché per una buona rimunerazione da anni. Nel 2021 il tasso d’interesse minimo stabilito dal Consiglio federale è stato superato del 3%.

Trovate la soluzione che fa al caso vostro

Le varie aziende del settore alberghiero e della ristorazione sono tanto variegate quanto le soluzioni di previdenza di GastroSocial. Oltre al minimo CCNL da rispettare, nella prassi si manifesta spesso l’esigenza di soluzioni individuali e di mantenimento delle assicurazioni, ad esempio per i quadri o le persone con salari inferiori (p.es. impiegati a tempo parziale e personale ausiliario).

Tutte le nostre soluzioni di previdenza in sintesi:


Per le persone pragmatiche: cos’è più importante per la vostra clientela del settore alberghiero e della ristorazione quando si tratta della loro soluzione di previdenza?