Indennità di paternità
Nei primi sei mesi dopo la nascita del figlio, il vostro collaboratore o la vostra collaboratrice (ovvero la coniuge della madre nel caso di un matrimonio tra persone dello stesso sesso) ha diritto a un congedo di paternità pari a due settimane, ovvero a 10 giorni lavorativi liberi. Riassumiamo qui ciò che dovete sapere in quanto datori di lavoro o lavoratrici e lavoratori indipendenti in merito alla richiesta e al versamento.
Richiesta
È possibile fruire del congedo di paternità una sola volta o suddiviso in singoli giorni. Ai datori di lavoro non è consentito ridurre le vacanze.
Quando sussiste il diritto all’indennità di paternità?
Hanno diritto all’indennità di paternità il padre o la coniuge della madre che alla nascita del figlio sono lavoratrici o lavoratori dipendenti, indipendenti o lavorano nell’azienda del partner, della famiglia o del partner registrato e percepiscono un salario in contanti.
Devono inoltre essere soddisfatte le condizioni seguenti:
- La persona richiedente era assicurata presso l’AVS durante i 9 mesi precedenti la nascita del figlio e
- durante questo periodo ha lavorato almeno 5 mesi (a prescindere dal grado di occupazione).
Come richiedete l’indennità di paternità (online)?
In quanto datore di lavoro potete richiedere l’indennità di paternità molto facilmente online tramite il nostro portale clienti connect. L’offerta è gratuita.
A proposito: oltre al portale clienti connect potete avvalervi del nostro programma salari miruSocial e delle interfacce mirusConnect. Il processo di richiesta chiaro vi consente un disbrigo automatico dell’indennità di maternità.
Come richiedete l’indennità di paternità (tramite modulo)?
Se non siete ancora online come datore di lavoro potete richiedere l’indennità di paternità anche tramite modulo. Siete pregati di osservare in tal caso i punti indicati di seguito.
- La dipendente o il dipendente compila il modulo di richiesta e aggiunge tutti gli allegati necessari.
- Il modulo deve quindi essere trasmesso al datore di lavoro che lo deve completare.
- Al punto 6 si stabilisce di comune accordo come deve essere versata l’indennità di paternità. Entrambe le parti sottoscrivono il modulo.
- Il datore di lavoro invia poi il modulo di richiesta unitamente a tutti gli allegati necessari a:
Cassa di compensazione GastroSocial | Team Indennità giornaliere | Casella postale | 5001 Aarau
taggelder@gastrosocial.ch
Versamento
Quali deduzioni si applicano per l’indennità di paternità?
L’indennità di paternità è una sostituzione del salario soggetta a obbligo di contribuzione. Da questo importo sono pertanto dedotti tutti gli usuali contributi per le assicurazioni sociali, ad eccezione dei contributi per l’assicurazione contro gli infortuni.
Come viene versata l’indennità di paternità?
L’indennità di paternità viene versata direttamente dal datore di lavoro o dalla Cassa di compensazione GastroSocial.
Pagamento diretto al padre risp. alla coniuge della madre:
In caso di versamento diretto al padre risp. alla coniuge della madre, la cassa di compensazione deduce i contributi AVS/AI/IPG/AD nonché eventualmente l’imposta alla fonte. I contributi per la previdenza professionale (LPP) e altre assicurazioni, quali p.es. l’assicurazione di indennità giornaliera per malattia, restano tuttavia di competenza del datore di lavoro.
Pagamento al datore di lavoro:
In caso di rapporto di lavoro in essere, raccomandiamo di effettuare il pagamento dell’indennità di paternità tramite il datore di lavoro. Si garantisce così la contabilizzazione corretta di tutti i contributi.
Informazioni per le lavoratrici e i lavoratori indipendenti
Se siete lavoratrici o lavoratori indipendenti e desiderare richiedere l’indennità di paternità, compilate il modulo di richiesta.
Inviate il modulo sottoscritto unitamente a tutti gli allegati richiesti direttamente alla cassa di compensazione responsabile della vostra attività lucrativa indipendente.
Cosa succede se si è al contempo lavoratrici o lavoratori dipendenti e in un rapporto d’impiego?
Se siete al contempo lavoratrice o lavoratore indipendente e in un rapporto d’impiego, la cassa di compensazione responsabile della gestione dell’indennità di paternità è di regola quella a cui versate i contributi AVS per l’attività lucrativa indipendente.
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